Multicultura religiosa
Sono convinto che una cultura di Pace può diffondersi solo imparando ad accettare incondizionatamente ogni etnia,tradizione e cultura sociale e religiosa e mantenendo le proprie peculiarità, disposti a rivedere i propri pregiudizi qualora se ne verificassero le condizioni.
Ecco quindi che qualche giorno fa é tornato a farmi visita il dott. Dachan, dietro mio invito.
Lo desideravo perché nell’incontro precedente, molto gradevole ed interessante, avevo parlato con lui di vita e fine vita, cercando di comprendere il punto di vista dell’islam.Avevo però bisogno di capire meglio alcune riflessioni e di cercare di capire meglio la relazione tra le religioni, l’Islamismo ed i fatti che stanno accadendo tra Siria, Iraq e ISIS.
Perché sono convinto che noi, in occidente, non riceviamo le informazioni che descrivono la situazione ma che queste sono tutte scelte e trattate in modo tale da costruire una serie di significati e pensieri, utili a mantenere un atteggiamento strumentale agli interessi di grandi lobby economiche e finanziarie.
Desidero farvi conoscere la posizione islamica, da chi la rappresenta a livello nazionale ed internazionale:
INTERVENTO DEL DOTT. DACHAN MOHAMED NOUR all’incontro “PROTEGGIAMO E PROMUOVIAMO I DIRITTI UMANI” del 22 LUGLIO 2015 presso il MAECI
Buongiorno a tutti i presenti e grazie al Sig. Ministro per l’invito. Posso capire la vostra stanchezza (ore 13) da stamattina ma ci sono donne e bambini da quattro anni e mezzo nelle tende sotto il caldo e il freddo. Ringrazio innanzitutto questo Ministero che dal primo momento è stato vicino alla rivolta in Siria dai tempi del sig.Ministro Frattini a Terzi, ad oggi.
Spero che questi pochi minuti a mia disposizione possano rendere almeno a 100 persone, non dico il minimo dei diritti umani e una vita dignitosa, ma almeno la sopravvivenza: sto parlando della Siria coi suoi 20 milioni di siriani e dell’Egitto coi suoi 80 milioni di egiziani.
Sì, parlo della Siria, la culla della civiltà e la culla della convivenza: avete sentito quante etnie e quante religioni ci sono in Siria, sì è questo il punto: non per centinaia ma per migliaia di anni hanno vissuto insieme, poi una dittatura da padre in figlio ha distrutto tutto.
Nella vostra esperienza avete sentito mai di un popolo di 20 milioni di abitanti di cui ora 10 milioni sono diventati profughi e sfollati?
Da una parte il regime e dall’altra delle bande criminali che tutti condannano ma che vengono armate e finanziate.
Chiedo a voi rappresentanti delle organizzazioni per il diritto dell’uomo, e mi vergogno a fare questo esempio, ma lo voglio fare: se fossero stati ammazzate 300.000 balene oppure 300.000 delfini, sarebbero state queste le reazioni? Non credo!
Basterebbero delle zone di sicurezza e le non flight zone e il mare non avrebbe più cadaveri siriani e quanta gente siriana tornerebbe nelle proprie case! E l’Egitto: dopo centinaia di anni e per la prima volta, un legittimo presidente viene eletto democraticamente dal popolo e dopo un solo anno si trova in carcere e chi ha guidato il colpo di stato viene invitato come capo di stato.
Dove sono tutte le manifestazioni che facevamo insieme anche per meno? Dove sono le petizioni che ogni giorno ci chiedete di firmare?
Tutti insieme facciamo qualcosa per l’Egitto, chiediamo la libertà per il presidente legittimo Morsi. L’Egitto e la Siria e non solo, vi aspettano, mi limito qui, volevo solo trasmettere il concetto, ma il lavoro dobbiamo farlo tutti insieme.
Grazie